Posto che la composizione negoziata sia uno dei diversi strumenti a supporto dell’imprenditore in stato di crisi o insolvenza, non sempre, o meglio dire quasi mai, ad oggi viene considerata positivamente dalle PMI che affrontano un momento di difficoltà.
Messa a supporto proprio per evitare procedure giudiziali, implica in ogni caso una serie di azioni che spesso spaventano gli imprenditori. Per essere utile è doveroso e necessario che l’imprenditore, cosi come i dipendenti implicati nella gestione finanziaria, siano del tutto trasparenti, anche se questo comporta il dover mostrare all’esperto demandato alla composizione, il reale stato di salute della società, ovvero il documento di Bilancio senza quei famosi ‘ritocchini’.
Si parla di stato di salute cosi come per il corpo umano, anche per le aziende, proprio perché prima di scoprire di essere malati, si trascorre del tempo a immaginare di avere un problema scongiurandone la veridicità.
Secondo noi di diagnosi, cosi come altri esperti in materia, la prima cosa da fare è proprio la prevenzione attraverso quei checkup periodici che ci permettono di essere tempestivi tanto quanto lo è il cambiamento di mercato.
Anche se non si ha a disposizione la famosa sfera di cristallo che tutti vorrebbero avere, la composizione è uno strumento davvero utile se l’azienda è stata in grado di intervenire per tempo.
Prevenzione, organizzazione, pianificazione e dinamicità sono i mantra che un imprenditore deve avere al fine di far si che la composizione sia uno strumento efficace di risanamento di alcuni problemi che non potevano essere previsti.
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