Il Decreto legge 8 aprile 2020 n. 23 ha introdotto importanti misure a sostegno della liquidità delle imprese danneggiate dall’emergenza del COVID-19. Le imprese potranno ottenere liquidità mediante finanziamento erogato dalle banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e dagli altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia, garantito da SACE e contro garantito dallo Stato.
La finalità della garanzia è quella di finanziare
- prestiti per il costo del personale
- prestiti per il capitale circolante
- prestiti per gli investimenti
Questo decreto non è rivolto alle imprese che erano già in difficoltà al 31 dicembre 2019, ma a quelle imprese che si sono trovate in una situazione di difficoltà successivamente a seguito dell’epidemia di Covid-19.
Le difficoltà finanziarie in cui si ritrovano oggi le imprese italiane sono, sì nate e generate in buona parte dall’emergenza del covid 19, ma è altresì vero che già da prima, dell’emergenza sanitaria, esisteva un consolidato stato di difficoltà dovuto ad una prolungata crisi economica.
Pertanto, questo accesso facilitato al credito, sarà visto, per tanti imprenditori, da subito come un’opportunità per riequilibrare finanziariamente l’azienda, richiedendo liquidità per far fronte quasi interamente alle prime due finalità: pagamento degli stipendi e pagamento dei debiti a breve.
In tal caso dobbiamo assolutamente evitare “l’effetto David Copperfield”: effetto illusorio di equilibrio finanziario a breve. L’illusione sarà quella di surrogare i debiti a breve con i debiti a medio termini garantiti.
L’effetto di questa illusione provoca un’ulteriore considerazione: in caso di insolvenza e crisi d’azienda, surroghiamo creditori chirografari con creditori privilegiati (lo Stato che interverrà con la sua garanzia al credito), in tal caso potrebbe verificarsi una bancarotta preferenziale. Attenzione che il Decreto legge 8 aprile 2020 n. 23 non ha posto deroghe alla normativa penale fallimentare né, tanto meno, esenzioni dai reati fallimentari.
A questo punto prima di accedere al credito agevolato e garantito dallo Stato, bisogna farsi una serie di domande:
- Quanta certezza si ha di avere la capacità futura di rimborsare il nuovo debito che si va ad ottenere?
- Quanti bilanci al 31 dicembre 2019 sono pronti a superare l’istruttoria per accedere al credito agevolato?
- Quanto sia giusto dedicare le nuove risorse finanziarie alle sole prime due finalità, piuttosto che valutare l’impiego per nuovi investimenti, la terza finalità, che permetterebbe un rilancio del business aziendale?
- Quanto sia meglio procedere in autonomia con il proprio consulente bancario piuttosto che farsi, preventivamente, affiancare da un team di professionisti per analizzare prima lo stato di salute della propria azienda?
Se non avete chiaro le risposte a queste domande, Diagnosi aziendali s.r.l. vi mette a disposizione il proprio team di professionisti che da sempre studia l’azienda per risolvere le sue problematiche e trovarne le cure migliori.